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Nell’articolo troviamo alcune valutazioni sulla qualità dei prodotti e del lavoro di Fattoria Zerbina. Se ci si confronta con la Botrytis e l’Albana non si può non citare Zerbina e Cristina Geminiani, che dell’azienda di famiglia ha fatto una delle aziende di riferimento del territorio: un modello enologico per molti e un’accogliente residenza estiva. Zerbina è il riferimento oltre che per l’Albana anche per il Sangiovese.
Quando si parla del territorio della Romagna, tutti hanno grande rispetto per il lavoro fatto da Cristina Geminiani: la sua formazione a Bordeaux, la capacità di rivoluzionare i vigneti aziendali con alte densità e nuove forme di allevamento (alberello), la ricerca fatta sui cloni fino a trovare quelli di Sangiovese più adatti in termini qualitativi.
La passione di Cristina, più che le cuvée, sono i vini monovarietali di Albana e Sangiovese: ecco il motivo della trasformazione, nel tempo, anche del Tergeno.
La ricerca continua è tesa nel ricercare continuamente eleganza e purezza dei Sangiovese ed equilibrio tra acidità, muffa nobile e dolcezza negli Albana.
Infine i passiti: Scaccomatto, il più famoso, tipo Sauternes e AR più in direzione dei passiti tedeschi. In tutti i vini (anche nel Sangiovese) è affascinante la freschezza data dall’acidità.

Estratto dall’articolo “Aufbruch in der Romagna”

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